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Campagne di Lead generation e creazione di una Landing page efficace

La lead generation è un’azione di marketing volta a generare una lista di possibili clienti interessati ai prodotti o servizi offerti da un’azienda.

Una lead non è altro che una persona che ha dimostrato interesse per un prodotto/servizio al punto di fornire le proprie informazioni di contatto. Si tratta di anagrafiche di clienti potenziali che potrebbero trasformarsi in clienti effettivi.

Come si struttura una campagna di lead generation?

In primo luogo va definito il target di riferimento verso cui comunicare la value proposition e utilizzare un eventuale lead magnet (ebook, coupon ecc.), ovvero un regalo fornito gratuitamente a chi si registra lasciando i propri dati.  

Il processo di lead generation (LG) va immaginato come un imbuto (funnel), il cui obiettivo è quello di generare il maggior numero possibile di lead che poi si cercherà di convertire in clienti. Gli obiettivi infatti sono:

  •  Instaurare un rapporto di fiducia;
  •  Creare un database di prospect (asset) 

Il funnel si immagina come un imbuto perché dei tanti lead, solo alcuni diventano effettivi clienti.

Immagine grafica che mostra gli step dell'imbuto del marketing, da scoperta a acquisto.

Creare una landing page (LP)

Una landing page è una pagina web ideata appositamente per incoraggiare l’utente che la visita a compiere una determinata azione. Può essere realizzata per scopi diversi, ad esempio vendite, iscrizioni, prenotazioni o richieste di preventivo e si struttura in quattro elementi fondamentali: 

  • Headline: la frase principale con eventuale sottotitolo che deve spiegare la value proposition;
  • Form: campi per la raccolta dei dati;
  • Call to action: pulsante che spinge gli utenti a compiere l’azione;
  • Immagine: utile a creare un legame empatico con il prospect

ragazza, natura, salto bungee jumping più titolo e sottotitoloesempio di offerta di valore e call to action

A ogni LP va poi associata una thank you page, ovvero la pagina su cui vengono reindirizzati gli utenti che eseguono la CTA richiesta. Su questa pagina, oltre al ringraziamento è possibile proporre ulteriori spunti di fidelizzazione (tasti di condivisione social, codici sconto per un secondo acquisto o altro). 

immagine di esempio di un form di raccolta dati

Tipi di landing page:

A seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere esistono due tipologie di LP: 

  • LP per lead generation (o squeeze page) 
  • LP per la vendita (sales page) 

Progettare una landing page (LP):

Per realizzare una LP i temi su cui riflettere sono: 

  • Prodotto: bisogna avere ben chiaro cosa si comunica. 
  • Acquirente: è necessario sapere a chi vogliamo rivolgerci 
  • Awareness: se il prodotto non è conosciuto è necessario spiegare di cosa si tratta 
  • Messaggio: trasparente, coerente e convincente (per massimizzare le conversioni) 
  • Tono di voce: che dipende dal posizionamento del brand e da come lo si vuole comunicare 

Quindi al fine di progettare una LP efficace è necessario aver pensato, prima della realizzazione, ad aspetti fondamentali, quali la value proposition, il target di riferimento della campagna di lead generation, lo stato di awareness del prodotto/servizio, il messaggio che si vuole trasmettere e a come lo si vuole dire e quale sarà la call to action che inviterà gli utenti all’azione. 

Si possono poi utilizzare degli accorgimenti per migliorare la propria conversione. Un esempio in questo senso lo si ottiene con la social proof che consiste nelle recensioni, testimonial e valutazioni autorevoli volte ad aumentare la fiducia e quindi la conversione.

I Key Performance Indicators per valutare una landing page

Al fine di valutare i risultati di una LP si utilizzano tre KPI principali che sono: 

  • Il bounce rate: il tasso di utenti che, una volta atterrati sulla pagina, escono immediatamente (non trovano ciò che si aspettavano) 
  • Il conversion rate: la percentuale di visitatori che hanno eseguito l’azione richiesta dalla LP 
  • Il click through rate: il rapporto tra il numero di visualizzazioni della pagina e il numero di click sulla call to action 

Per approfondire la conoscenza in tema di lead generation e i temi trattati in questo articolo, ricordiamo che è disponibile il webinar di approfondimento gratuito: 

Campagne di Lead generation e creazione di una landing page efficace 


Digital marketing efficace

L’articolo di oggi vuole fornire a piccole e medie imprese delle linee guida che possano aiutare a migliorare le skill comunicative online. 

In brevissimo tempo i modi di comunicare e di fare marketing hanno subito drastiche trasformazioni. 
Ciò che prima era l’annuncio sul giornale è diventato in breve la pubblicità in televisione e in ancor meno tempo il post sui social media. E ad aumentare la complessità, rimane la compresenza di diversi canali pubblicitari. 

Il marketing tradizionale è ancora attuale, ma visti i tempi e le tecnologie, è ormai necessario adeguarsi e aggiungere i canali digitali tra quelli utilizzati per comunicare. 

Il digital marketing non è una scelta, ma una vera e propria necessità! 

Nel 2021 una PMI che decide di non usufruire del digital per comunicare, rinuncia a un’opportunità di facile accesso che può portare grandi benefici a fronte di pochi sacrifici.

Come fare Digital marketing (DM).

Con la parola DM si fa riferimento a tutte quelle azioni che utilizzano i canali digitali per raggiungere potenziali clienti. 

Alla base di qualunque strategia di marketing digitale è necessario: 

  • Definire il target a cui si fa riferimento così poi da scoprire se questo utilizza il web ed eventualmente su quali canali naviga. 
  • “Conoscere il proprio nemico” e quindi fare un’analisi dei competitor e verificare se questi sono presenti sul web. 
  • Sapere quale obiettivo si vuole raggiungere. 

A oggi quasi 55 milioni di italiani accedono a Internet. 
Ogni giorno, su Google, vengono effettuate 3,5 miliardi di ricerche e 35 milioni di italiani sono attivi sulle piattaforme social con un utilizzo medio giornaliero di 1 ora e 50 minuti. 

Assodato che nove italiani su dieci utilizzano il web, bisognerebbe a questo punto chiedersi per cosa lo usano. Due italiani su tre acquistano prodotti da e-commerce e prima di acquistare cercano online informazioni sul prodotto. Il 92% degli italiani guarda video, e ogni utente che naviga ha mediamente 7,5 profili social. Se potessimo infatti sintetizzare i motivi per cui gli utenti navigano sul web potremmo riassumerli in: 

  • Informativi 
  • Di svago 
  • Relazionali 
  • Di condivisione 
  • Di passione (essere fan di qualcosa/qualcuno) 
  • Di ricerca di stimoli e idee 

Gli obiettivi di Digital marketing

Definito il target, compreso su quali canali naviga e perché lo fa, vanno definiti gli obiettivi che si intende raggiungere. 

Più nello specifico questi obiettivi vanno: 

  • Definiti 
  • Quantificati 
  • Calendarizzati 

Per tutti coloro che hanno un’attività commerciale, abbiamo individuato alcuni elementi di Digital marketing che non possono mancare. Tra cui: 

Google My Business: perché i clienti acquisiti o potenziali devono essere in grado di trovare le informazioni dell’azienda quando effettuano una ricerca locale (numero di telefono, indirizzo, recensioni ecc.) 

Database: perché è bene avere un database di informazioni che permetta di parlare con i clienti in modo personalizzato (sms, e-mail marketing ecc.) 

Una strategia di Content marketing diversificata: i contenuti vanno studiati a seconda degli obiettivi che si vuole raggiungere e infatti, esiste una matrice apposita, che è possibile ritrovare anche nel webinar gratuito.

una matrice che posiziona le varie tipologie di contenuti sulla base di quattro elementi: emotività, relazione, awareness e acquisti1

Al fine di approfondire i possibili canali digitali di cui usufruire e comprendere al meglio la matrice dei contenuti ricordiamo la possibilità di seguire direttamente il webinar di approfondimento gratuito. 

Digital Marketing efficace per microbusiness e PMI

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Una grafica stilizzata che rappresenta l'utilizzo dei social da parte degli utenti.

I dettagli nascosti nell’advertising digitale

Cosa può fare la differenza nel settore della pubblicità? 

Le campagne pubblicitarie, negli anni, hanno sempre causato l’interruzione della fruizione dei servizi. 
Se pensiamo ad esempio alla pubblicità in televisione, questa, interrompe il film o il programma che si sta guardando e lo stesso vale anche per YouTube (la pubblicità interrompe il video). 
Facebook ha introdotto un nuovo stile pubblicitario che si “nasconde” tra i contenuti e quasi, a volte, gli utenti neanche si accorgono che stanno guardando un contenuto sponsorizzato. 

Presto torneremo su questi aspetti.  

Intanto per chi volesse approfondire il tema, è disponibile il webinar gratuito I dettagli nascosti dell’advertising digitale 

Digital marketing e promozione del brand:

Prima di approfondire i concetti legati al digital, è il caso di comprendere la distinzione che vi è tra il marketing tradizionale e quello digitale. 

Per prima cosa, i funnel di vendita sono praticamente opposti. 
Nel caso del digital marketing, infatti, gli utenti sanno già cosa vogliono e magari scoprono un’azienda per intento di ricerca o per interesse effettivo di acquisto. 

Al contrario nel marketing tradizionale spesso l’utente non ha espresso un bisogno, ma è il messaggio pubblicitario che, a freddo, cerca di stimolarlo.

L'immagine rappresenta la differenza tra il funnel del marketing digitale e quello del marketing digitale. A sinistra c'è il funnel (imbuto) del marketing digitale che comprende, in ordine, le parole: Informare, ricordare, persuadere, convincere, influenzare ed in fine vendere. A destra invece viene rappresentato il funnel del marketing tradizionale che parte dalla parola vendere e finisce con la parola "informare"

 Il mercato delle inserzioni. Google e Facebook

Compreso quanto Google e i social possono essere utili in termini di marketing, vediamo più nel dettaglio come funzionano le inserzioni su questi canali, ricordando anche la disponibilità del webinar gratuito sul tema.

Logo di google adsGoogle Ads, lo strumento per le campagne sponsorizzate di Google, permette di ottenere risultati misurabili in termini di copertura (informare), considerazione (ricordare), traffico (persuadere), lead generation (convincere), vendita, installazione di app o tutti i precedenti insieme.

Per fare ciò Google permette all’inserzionista di far apparire le proprie inserzioni su Google, sui siti web, sulle app, su YouTube e su Gmail. 

logo di google my business

Google, Inoltre, mette a disposizione delle aziende anche My Business. Strumento del tutto gratuito, utile per ottenere più visite al sito web, ricevere telefonate al punto vendita e fornire indicazioni verso di esso.

 

Facebook Ads

Logo di facebook

Per quanto riguarda Facebook Ads, quest’ultimo è un altro strumento a pagamento che permette di ottenere altrettanti risultati misurabili. Le inserzioni appaiono su Facebook, Instagram, Messenger e forse presto anche su WhatsApp.  

La portata di questi strumenti è enorme: soltanto a gennaio 2020 si contavano 30 milioni di persone su Facebook e 20 milioni su Instagram. Praticamente un italiano su due è raggiungibile tramite questo tipo di inserzioni.  

In più Facebook permette di sapere dove si trovano gli utenti, i loro dati demografici, gli interessi e i comportamenti e consente anche di fare retargeting, ovvero indirizzare le campagne pubblicitarie alle persone che hanno già mostrato un interesse verso il nostro servizio o prodotto, compiendo un’azione come ad esempio visitare il sito web, inserire un prodotto nel carrello, iscriversi alla newsletter, etc. 

Diversamente da Google, Facebook non permette l’utilizzo di parole chiave nei criteri di targeting della campagna e lavora sul bisogno latente e quindi non espresso delle persone, rendendo difficile capire se vi è o meno una predisposizione all’acquisto. 

Tramite Facebook e Google è quindi possibile creare diverse tipologie di contenuti: dalla semplice inserzione che appare sui motori di ricerca, al banner pubblicitario, fino all’inserzione carosello. 
Google e Facebook possono permettere a qualunque azienda di raggiungere risultati di marketing efficaci. 

Per saperne di più, ancora una volta ricordiamo il webinar gratuito di approfondimento tenuto dai nostri esperti del settore: I dettagli nascosti dell’advertising Digitale 

 


Foto di uno smartphone appoggiato su un tavolo. Si vede in alto a sinistra nel display l'icona di instagram

Instagram Reels: La nuova potente funzione di Instagram 

Reels è la palese risposta di Facebook a TikTok.  

Instagram l’ha definita come una nuova esperienza che dà a chiunque (persone, creators e aziende), il potere di creare brevi video coinvolgenti e condividerli con la community di Instagram. 

Questa è la definizione ufficiale: Instagram Reels is a new experience that gives anyone – people, creators and businesses – the power to create entertaining short-form videos and the stage to share them with Instagram, vibrant community. 

Il funzionamento di Instagram Reels 

Nella foto sono presenti cinque icone che rappresentano le funzioni di instagram: feed, stories, reels, IGTV e Live

Con Reels Instagram arriva a offrire cinque strumenti di creazione di contenuti utilizzati per scopi diversi. 

Si accede a Instagram Reels dalla stessa schermata delle storie (scorrendo tra le varie opzioni) 

sfondo nero con tre diciture. Da sinistra a destra si legge: "storia", "Reel" e "in diretta"

Dalla schermata che appare sarà poi possibile registrare più video da mettere in sequenza, inserire video/foto dalla galleria, scegliere della musica, stabilire la velocità di riproduzione di video, impostare dei filtri e anche un timer (es. inizia a registrare tra 3 secondi) che permette di avere il tempo di posizionarsi di fronte allo smartphone. 

Rappresentazione grafica di uno smartphone con il display acceso e instagram reels aperto

i 5 tasti laterali di Instagram reels e le loro funzioni

  • --> Per scegliere la musica 
  • --> Rallentare o accelerare il video 
  • --> Filtri ed effetti come per le stories 
  • --> Impostare un timer 
  • --> Gestire i video che sono stati registrati/caricati 

Una volta pronto il reel può essere condiviso anche nelle storie e nel feed. 

Instagram Reels presenta però delle carenze: ad esempio, non vi è la possibilità di fare il “duetto” e quindi affiancare un proprio reel a quello di un'altra persona, non è possibile sponsorizzarli e le statistiche sono incomplete. 

A causa di ciò e della maggior semplicità di utilizzo di TikTok, spesso, si vedono video creati su TikTok ripubblicati nei Reels di Instagram. Senza dubbio, Instagram cercherà di risolvere il problema cercando di rendere i propri reels più attraenti dei TikTok. 

A questo punto la domanda da farsi è: Instagram può veramente essere di aiuto per un brand?  

La risposta è sì! Diversi brand hanno già utilizzato sia TikTok che Instagram Reels per promuovere il proprio brand ed i propri prodotti con successo. Instagram Reels e TikTok sono due strumenti che permettono di creare facilmente dei montaggi video che possono essere molto efficaci! 

Per approfondimenti sul tema, lasciamo qua a disposizione, il link al webinar di approfondimento: 

Webinar gratuito: Instagram Reels - La nuova potente funzione di Instagram