Con questo articolo parliamo di Google My Business e di Food Content Marketing riprendendo gli interventi tenuti da Luca Bove (Fondatore di Local Strategy) e da Giulia Malerba (Responsabile editoriale e Content Manager di Food Labs) durante il Digital Food Lab, l’evento dedicato all’innovazione digitale nella ristorazione. 

Tutti i temi trattati in questo e negli altri articoli legati al Digital Food Lab (Innovazione di filiera per la ristorazione e Menu Intelligence), sono disponibili anche in modalità video al link Digital Food Lab Replay.

Google My business: una grande opportunità per il marketing locale

Circa la metà di tutti i contatti generati da Google sono del settore della ristorazione.

Screenshot schermata google maps

My business si pone sul mercato come un’ottima opportunità per promuovere la propria attività di ristorazione e, insieme ai video e alla presenza sui social media, è ormai diventato sempre più centralnelle strategie di comunicazione delle attività locali. 

Già con una prima occhiata, facendo una ricerca su Google Maps, si nota immediatamente l’importanza che viene data ai ristoranti. 

Dopotutto, proprio secondo Google, il 30% delle ricerche da smartphone sono di tipo locale[1] e già a ottobre 2010 il Ceo di Google aveva affermato quanto segue: 

“I wouldn’t underestimate the focus we have on local. Just to give you a sense: local mobile searches are growing faster than just mobile searches overall, and have increased by almost 50% in the last year[2] 

Tradotto: 

“Non sottovaluterei l’attenzione che abbiamo sul local. Giusto per dare un dato: le ricerche locali su mobile stanno crescendo più veloci di quelle mobile in generale, e sono aumentate del 50% nell’ultimo anno”

Soltanto l’app Google Maps, infatti, è utilizzata da più di un miliardo di persone nel mondo ogni giorno.  

Ma nono solo! Di tutte quelle persone che utilizzano Google maps il 56% lo usa per cercare ristoranti.

Ricerche locali su google maps[3]

Migliorare la visibilità della scheda my business

A questo punto, quanto i ristoranti siano importanti per chi naviga e per Google, è chiarissimo e la conseguenza è che se si vuole migliorare la conoscenza del proprio ristorante e avere un aumento delle visite nello stesso, avere un profilo Google My business è necessario, ma non sufficiente. 

Al fine che questo porti risultati è necessario seguire determinati accorgimenti di seguito elencati: 

  • Verificare la scheda My Business 
  • Inserire tutti i dati e aggiornarli costantemente 
  • Monitorare le recensioni, le foto degli utenti e le modifiche 
  • Inserire un buon numero di foto 
  • Interagire con gli utenti tramite la scheda
  • Inserire il menù e i prodotti 
  • Avere un sito web ottimizzato per smartphone 

In particolare, non vanno sottovalutate le recensioni, le domande e risposte e le foto caricate dagli utenti: 

“Nel posizionamento dei risultati di ricerca locali vengono considerati il numero di recensioni e il punteggio di Google: maggiori sono le recensioni e le valutazioni positive, migliore sarà il posizionamento locale di un’attività[4] 

E non solo quelle di My Business. Google legge tutte le recensioni del web!  

È quindi necessario attivarsi per ottenere recensioni da parte dei propri clienti e cercare di incentivare l’upload delle foto e l’utilizzo di parole chiave legate ai propri piatti e alla propria identità. 

Le funzioni di My business e le opportunità connesse a esso sono ancora tante. Per scoprirle tutte ecco la presentazione di Luca Bove (Fondatore di Local Stratgy): Video presentazione gratuita

Content marketing sui social media

Google My business è importante ma non è sufficiente all’interno di una strategia di comunicazione online! 

Il marketing, di qualsiasi tipo sia, è inesorabilmente legato alla multicanalità 

Soltanto per quanto riguarda il digital, i canali su cui comunicare sono veramente tanti e qualunque sia il canale online che si stabilisce di usare, è necessaria, prima di iniziare, una costruzione dei contenuti attenta e ben pianificata. 

La domanda a cui stiamo per dare risposta è:  

“Come si creano i contenuti social?” 

Sui social ci sono più di 35 milioni di persone attive che impiegano mediamente al giorno poco meno di due ore. La maggior parte del tempo trascorso sui social si divide tra YouTube, Facebook e Instagram e le ricerche vertono su contenuti di svago e divertimento che stimolino discussioni e che non vengano percepiti come interruzione. 

Alla base della creazione dei propri contenuti ci deve essere quindi un racconto e questo deve essere autentico e coinvolgente. 

Il re dei contenuti è sempre il video! 

I video sono la tipologia di contenuto che viene più visualizzato e sono un ottimo strumento per aumentare il tasso di coinvolgimento. Possono essere creati in diversi formati a seconda del canale che si utilizza ma fondamentalmente sono uno strumento estremamente valido per la promozione. 

Quindi parola d’ordine: “Video” 

Già soltanto pensando al fatto che 500 milioni di utenti usano IG stories ogni giorno, perché non usufruire di questo canale per raccontare una ricetta? Perché non incentivare i propri clienti e gli influencer a creare storie in cui parlano di voi? 

Le potenzialità sono infinite, tutto ciò che serve è un impegno costante nella costruzione di una comunicazione che sia interessante, divertente, utile e che non interrompa. 

A tale riguardo Giulia Malerba, con la sua presentazione ha riportato diversi esempi utili per qualunque ristoratore. Per scoprirli tutti è disponibile il link alla registrazione video del Digital Food Lab.

Ricordiamo in oltre che questo è soltanto il secondo di tre articoli legati al Digital Food lab. Di conseguenza invitiamo i nostri lettori a leggere anche gli altri due:

Digital Food Lab – Innovazione di filiera per la ristorazione

Digital Food Lab  Menu intelligence

[1] Mobile statistics for location searches – Think with Google
[2] How improved Google ratings impact conversions – Search Engine Watch

[3] Local Business Websites and Google My Business Comparison Report (brightlocal.com)

[4] Migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca locale su Google – Guida di Google My Business